Una Vacanza da Sogno - 2019

Il sogno di Brenda e Vito.

(il racconto di Miriana)

 

Avevamo già progettato questa vacanza, da qualche mese in realtà. in una semplice giornata di giugno mia madre mi disse: “mi hanno chiamata per partecipare ad una riunione in merito alla vacanza di luglio, il 26.06, andiamo? così conoscerai anche i ragazzi che saranno con noi.”

Ho 17 anni, mi chiamo Miriana e per quel giorno mi ero già organizzata, così la mia risposta fu semplice e coincisa “ho da fare, ma tu vai se vuoi.” Avevo in programma di partecipare alla partita del mio ragazzo ma mia madre disse che se non ci fossi stata anche io non avrebbe avuto senso andarci sola. disdetto il mio impegno, dopo molte polemiche, il 26 giugno arrivò più in fretta di quanto credessi.

Cosa iniziai a pensare nel momento in cui mia madre spense il motore? -mi annoierò sicuramente.-  -non serve che io sia qui, conoscerò i ragazzi in villa quando sarà…-  -sicuramente saranno molto più grandi di me.-  -questo posto è nel nulla.-

Dopo qualche minuto ecco spuntare due ragazze pimpanti e sorridenti che ci chiedono se eravamo lì per la riunione… così conobbi Gaia e Flavia… non mi aspettavo che fossero davvero ragazze, nel senso di mie coetanee, credevo che con ragazze mia madre intendesse “vent’anni più giovani di me ma quindici anni in più di te.”

Invece no, Gaia e Flavia avevano 22 anni ed erano due studentesse universitarie.poi conobbi Ascanio, anche lui tutto sorridente, e la prima cosa che pensai di lui fu: “quanto è alto…?”

Nonostante la sfortuna dell’essere rimasti chiusi fuori, la riunione andò meglio di come mi aspettassi, non mi annoiai come previsto ma anzi fu molto interessante. 

La cena che seguì l’incontro la passai parlando con Flavia e con Gaia, di scuola, di danza, di tatuaggi e di musica, era bellissimo confrontarmi con loro, la diffidenza che provavo all’inizio si era dissolta facilmente, mi sentivo a mio agio e mi furono anche molto d’aiuto.

Si concluse tutto nel migliore dei modi ed io iniziavo a cambiare idea, forse stare lì mi sarebbe piaciuto davvero.

Il 28.07 io e mia madre partimmo per questa nostra “ piccolagrande avventura”.

Il treno per Bari era in ritardo e mi sembrava già un brutto segno, ma non volevo scoraggiarmi sin da subito. non mi va di star a raccontare ogni dettaglio di quel viaggio pieno di problemi, basta dire che dopo una serie di inconvenienti finalmente arrivammo a cisternino, dove gaia e ascanio erano già arrivati per portarci alla villa.

Mozzafiato. Non c’è parola più adatta per descrivere le mie emozioni in quel momento.

Quella sera ho conosciuto matteo, tutto sorridente, e lì la mia domanda sorse spontanea:

Perché erano tutti sempre così felici?

Usciti nel piccolo cortile erano tutti impegnati a mangiare, ma tra qualche risata, qualche battuta, un piccolo sorriso accennato o una mano sventolata per un “ciao”, oltre a matteo, quella domenica conobbi Fabiola e Fabio, i genitori del piccolo Mattia, Erika e Cesare, genitori della piccola Anita.

Premetto una piccola cosa, non dedicherò le prossime righe a ciò che ho provato giorno per giorno, a ciò che ho fatto o alle cose divertenti che sono successe. non sono da raccontare, sono da vivere. ogni esperienza è a se.

Voglio dedicare le prossime righe a ciò che quest’esperienza mi ha lasciato, che è diverso da ciò che ho provato.

Quest’esperienza mi ha lasciato amicizia, amore, coraggio. perché? perché ho conosciuto persone che di coraggio ne hanno da vendere, che l’amicizia la conoscono a piene e che di amore ne hanno per tutti.

Ora metti le cuffie, accendi il telefono e ascolta questa canzone “tutto è possibile – nuovi orizzonti” e riprendi a leggere, ti accompagnerà e ti permetterà di provare le mie stesse emozioni.

Ho conosciuto Erika, Erika che è una donna con la “d” maiuscola, pazzesca, Erika ha un cuore puro, Erika che ama la sua famiglia come fosse il suogioiello più prezioso e lo è, Erika che ama anita così forte da trasmettere il suo amore a tutti. Erika porta amore.. Erika è l’impersonificazione dell’amore, quello vero. Erika è la moglie di cesare, Erika è la madre di anita e questo basta per renderla speciale, unica nel suo genere, perché nonostante tutto il dolore che ha colpito lei e la sua famiglia Erika sorride e fa sorridere anche noi.

Ho conosciuto Fabio e Fabiola, loro sono una coppia bellissima, loro sono due adulti con l’anima giovane, la versione adolescente di loro esce fuori ogni tanto e li rende stupendi. Vivono per Mattia, la loro felicità, che li fa ridere, che li fa andare avanti, che è il loro amore, la loro forza. loro tre, come Erika, sono la testimonianza del forte amore che esiste al mondo, che nessuno spezzerà mai.

Ho conosciuto Donata e Nicola, che io adoro, sono stupendi, la loro dolcezza è imparagonabile, si amano, tanto, si vede, esprimono solo serenità, felicità e tranquillità. la loro pazienza, il loro coraggio, il loro amore non ha eguali, ciò che loro questi giorni hanno fatto per noi è stato straordinario.

Ho conosciuto Gaia, Flavia, Ascanio e Matteo. come potrò mai dimenticarli, i loro sorrisi. le loro risate, la loro compagnia, le loro parole. Tutto di loro mi porterò dietro, sono da prendere d’esempio e c’è solo un perché. perché non è facile. perché sono ragazzi. Perché il mondo con cui ognuno di loro è entrato a contatto, ha sicuramente toccato le loro vite. perché hanno un coraggio immenso, perché nessuno glielo ha chiesto, perché la loro amicizia li ha portati anche qui. Finalmente ho trovato una risposta alla mia domanda.

“Perché sono sempre così felici?”

Alla fine ho capito, perché loro sono felicità. Gaia, Flavia, Ascanio e Matteo sono felicità. non c’è nulla in più da aggiungere sono così solari  e così belli, belli dentro, i loro sorrisi sono contagiosi e la loro allegria, la loro forza dimostrano la loro verità.

Perché quella casa è un covo d’amicizia, d’amore, di coraggio, di sentimenti, di felicità, di paura, di esperienze, di verità. perché tutti lì dentro hanno dato la dimostrazione di essere persone vere, persone che non hanno paura ad affrontare grandi ostacoli. In quella casa io ho lasciato un pezzo di cuore, in ognuno di loro ho lasciato un pezzo di cuore.

In più e sicuramente per maggiore importanza, un enorme grazie va alla signora Brenda, la donna che ha reso possibile tutto ciò, che con grande cuore e grande coraggio, ha messo a disposizione la sua splendida casa per coloro che nella vita devono lottare, così come ha lottato lei in seguito alla perdita del marito. una donna dall’immensa bontà,

Mi sono ricreduta, in ogni cosa, entrare nelle loro vite mi ha fatto capire quanto possa essere bello vivere quest’esperienze, guardarli mi ha aperto gli occhi all’enorme potenza dell’amore, dell’amicizia, che possono tutto su ogni cosa. il signore può tutto su ogni cosa. in lui tutto è possibile, nulla ci può buttare giù, perché abbiamo visto l’amore vincere. si, abbiamo visto l’amore vincere.

Il progetto

A casa ma meglio dell' Hotel

“Una Vacanza da Sogno” è un progetto di ospitalità per famiglie in difficoltà e con figli “fragili”: una settimana di vacanza per nuclei familiari, supportata da famiglie di volontari e da giovani animatori, in un ambiente confortevole e sereno. 

L'idea

Ispirato ai principi fondanti della nostra Onlus, la conduzione del progetto è stata caratterizzata da un’impostazione volta a privilegiare:

l’accoglienza, l’integrazione e la condivisione totale tra le famiglie ospiti, le famiglie di volontari e i giovani animatori;

la totale libertà da parte delle famiglie ospiti di impiegare il loro tempo nelle attività preferite, dal riposo completo a gite ed escursioni;

uno spirito di servizio volto ad offrire al meglio delle nostre possibilità un ambiente di benessere e relax alle famiglie ospiti e ai loro figli speciali.

L'incontro delle intenzioni

Scopo del progetto è quello di offrire, a titolo completamente gratuito, una vacanza a famiglie che hanno figli con difficoltà.

Il progetto nasce dal desiderio della signora Brenda , vedova dell’imprenditore Vito, di mettere a disposizione la sua villa sita in località Pozzo Faceto a bambini e persone con difficoltà, possibilmente sotto forma vacanza rigenerante, così da donare loro sollievo.

Questo desiderio si è concretizzato grazie alla collaborazione con la nostra Onlus SaveTheDreams, che ha realizzato, facendosi carico delle spese di soggiorno, della conduzione e dell’animazione, un progetto di ospitalità negli spazi della villa.

quando

Tutto il mese di agosto: 4 settimane di vacanze per 16 nuclei familiari, supportati da 8 famiglie responsabili della conduzione del progetto e numerosi altri volontari, per un totale di circa cento persone.

Una vacanza da sogno

(Il sogno di Brenda e Vito)

La tua donazione deducibile a sostegno del progetto Una Vacanza da Sogno a mezzo:

IBAN 

IT73B0569603204000008500X69 

Causale: donazione progetti STD